L'arte contro il pregiudizio sulla salute mentale

Seconda edizione del Concorso People In Mind

L'arte contro il pregiudizio sulla salute mentale

di redazione

Ventiquattro riconoscimenti per le opere pervenute da quasi 500 artisti di ogni età da 19 Regioni italiane. È la sintesi della premiazione, martedì 9 marzo, della seconda edizione di People In Mind, il concorso di arti visive voluto da Lundbeck Italia, con il patrocinio del World Mental Health Day, dell’Ambasciata di Danimarca e delle principali Società scientifiche e Associazioni che operano nel mondo della salute mentale.

L’iniziativa ha visto la partecipazione di 203 quadri, 124 disegni, 113 fotografie, 37 fumetti pervenuti da 19 Regioni, soprattutto Lazio (78), Abruzzo (70), Lombardia (68) e Puglia (62). Nel 2020 People In Mind ha inoltre aperto una candidatura per il Terzo settore: venti i progetti pervenuti, valutati da un’apposita giuria di esperti, in linea con le tre aree tematiche del concorso di carattere socio-assistenziale, di cui 11 finalizzati al reinserimento dei pazienti nella società, sei al supporto a pazienti nella fase di presa in carico e tre per la formazione e sostegno ai caregiver.

La premiazione è avvenuta all’Acquario romano della Capitale, con tre finalisti per ogni categoria in gara: 12 decretati dalla giuria “tecnica” e 12 dalla Community social “People In Mind” che ha visto l’adesione di 2.290 utenti per un totale di 19.137 voti assegnati.

«Le persone con disturbi mentali sono parte integrante del nostro tessuto sociale – commenta Tiziana Mele, amministratrice delegata di Lundbeck Italia - e offrono un importante contributo con il loro vissuto di emozione e creatività. Potenzialità che invece spesso ignoriamo a causa di pregiudizi, diffidenza e scarsa conoscenza del disagio mentale». Questa seconda edizione del Premio «ha riscosso una forte partecipazione e regalato lavori importanti per qualità e contenuto emozionale – prosegue Mele - confermando come arte e impegno sociale siano strumenti preziosi per contrastare stigma ed emarginazione. Ci uniamo così all’impegno delle Istituzioni e delle Società scientifiche di settore nel sottolineare il dovere e la responsabilità individuale e collettiva nel difendere il diritto alla salute mentale, estirpando il pregiudizio alla radice e dando coscienza di problemi che sono oggi una realtà crescente».

Da parte sua, l'ambasciatore di Danimarca, Anders Carsten Damsgaard, si è detto «lieto di essere al fianco di Lundbeck Italia in questa importante iniziativa. Diffondere cultura e aumentare la consapevolezza riguardo la salute mentale sono la chiave per comprendere e contrastare lo stigma che ancora “abbraccia” la malattia mentale».