Medicina estetica “rifugio” anti Covid-19
Nel 2020 gli interventi di medicina e chirurgia estetica sono aumentati del 25% rispetto al 2019. Tra i trattamenti più richiesti ci sono i filler nelle aree delle labbra (+42%) e degli zigomi (+29%) e il riempimento delle rughe che partono dalle narici e scendono fino alla rima labiale (+28%), con una distinzione per sesso e fascia d'età: se per il 57% delle donne fra 30 e 40 anni è il trattamento più richiesto, il 43% degli uomini lo richiede invece in una fascia d'età più ampia ossia dai 30 ai 60 anni.
I dati vengono dalla Società italiana di medicina estetica (Sime), che ha tenuto il proprio congresso nazionale a Roma fino al 18 luglio.
Un congresso tornato finalmente in presenza, ovviamente con tutte le tutele e le limitazioni imposte dal Covid-19, nonostante le difficoltà evidenti: ma il presidente Emanuele Bartoletti non ha esitato a spostarlo a metà luglio pur di consentire a tutti di parteciparvi: «Perché se c’è una cosa che perde molto ed è difficile fare a distanza è parlare di estetica senza vederla».
Molti i temi “nuovi” di quest’anno, sui quali sono stati messi a confronto opinion leader stranieri «proprio per identificare – spiega Bartoletti - quali sono state le “accortezze”, anche piccole, che negli ultimi anni hanno modificato, e in qualche caso stravolto, in maniera positiva i risultati della medicina estetica: magari piccoli interventi, ma molto importanti, che se non applicati possono impedire un ottimo risultato».
Una valvola di sfogo allo stress da Covid-19. Il trend positivo e la crescita del ricorso alla medicina estetica testimoniano come questa «rappresenti effettivamente una valvola di sfogo per tutte le donne e in qualche caso anche gli uomini che sono stati chiusi in casa – sostiene Brtoletti - fuori dalla possibilità di incontrarsi. I trattamenti sono stati visti come una possibilità di ricominciare a prendersi cura di se stessi, di volersi bene dopo l’abbruttimento da smart-working e il periodo in cui andare al lavoro senza neanche togliersi la camicia da notte o il pigiama è sembrata la soluzione più plausibile e veloce».
Dagli Stati Uniti all’Italia, il boom nelle prenotazioni di consulti per l’esecuzione di trattamenti estetici durante e dopo il lockdown, e le procedure di medicina estetica come iniezioni e peeling facciali sembrano essere di tendenza. La American Society of Plastic Surgeons ha riportato nei mesi di lockdown un aumento del 64 per cento delle richieste di sedute valutative per individuare il tipo di trattamento da eseguire una volta sollevate le restrizioni. Un dato simile è stato osservato dai medici della British Association of Aesthetic Plastic Surgeons, che comunicano un aumento del 70 per cento delle richieste di consulto.
Medicina estetica e vaccino anti-Covid. Comunicazioni scientifiche hanno riportato alcuni eventi avversi dopo il vaccino anti-Covid su persone che si erano sottoposte a trattamenti con acido ialuronico in passato. Sono stati fatti degli studi al riguardo e il risultato è che «questo non è assolutamente imputabile al vaccino anti-Covid – assicura Bartoletti - ma è una reazione assolutamente normale e totalmente prevedibile di fronte a qualsiasi tipo di vaccino. Si tratta di una reazione facilmente gestibile con una terapia a base di cortisone, che non ha mai dato effetti permanenti».
La medicina estetica in oncologia. Il ruolo della medicina estetica, in questo caso, «è decisivo e importante a livello sociale» sostiene Bartoletti. Il paziente oncologico, «se è seguito dal medico estetico durante la fase di chemioterapia – aggiunge - è mentalmente impegnato non solo a sconfiggere il cancro ma anche ad anticipare la sua ripresa, pensando in maniera più incisiva al momento della fine del processo chemioterapico».
Il fenomeno “Rich girl face”. Filler all'acido iauronico, peeling chimici e iniezioni di botox diventano una sorta di status simbol da sfoggiare sui social media con hashtag dedicati. Un fenomeno definito “Rich girl face” dal chirurgo plastico Dirk Kremer che interessa le ragazze rigorosamente under 30 e consiste nella ricerca di avere ovvero accentuare caratteristiche fisiche tali da essere individuate come le “ragazze ricche”.
Healthy ageing e medicina estetica. Come invecchiare bene senza esagerare? Gli integratori vanno bene, però vanno presi soltanto quando necessari. Bisogna assolutamente abbandonare le mode e affidarsi agli esperti: è questo il vero segreto di chi vuole essere longevo e in salute. «La diagnosi è il vero punto di partenza per riconoscere le esigenze dei pazienti» raccomanda il presidente Sime.
Al via il primo Premio giornalistico Sime. In occasione del 42° Congresso nazionale, la Società scientifica ha anche lanciato il Premio giornalistico intitolato al suo fondatore e primo presidente, Carlo Alberto Bartoletti.
Potranno concorrere servizi e articoli che affrontino tematiche relative all'innovazione nel campo della medicina estetica e alla corretta informazione per la tutela dei pazienti, pubblicati e pervenuti alla segreteria organizzativa entro il 30 aprile 2022.
Il riconoscimento, dell’ammontare di 2 mila euro per ciascuna delle categorie individuate (Agenzie di stampa e carta stampata; Radio-televisioni; Web e servizi on line), verrà assegnato da una giuria composta dall’Ufficio di presidenza della Sime e da due giornalisti. Sarà consegnato a Roma in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico della Scuola internazionale di medicina estetica della Fondazione internazionale Fatebenefratelli.