Autismo: oltre 2.600 bambini seguiti dal network Nida
Attraverso 159 Unità di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza (Uonpia), 28 unità di Terapia intensiva neonatale (tin) e 529 pediatri, il network Nida monitora 2.662 bambini da zero a tre anni ad alto rischio per disturbo del neurosviluppo (Dns) e dello spettro autistico (Asd), 1.154 fratellini di bambini con diagnosi di spettro autistico, 1.101 neonati prematuri e 407 piccoli per età gestazionale e 3.202 bambini della popolazione generale.
A oggi nella popolazione di bambini che hanno compiuto 18 mesi sono state confermate 277 diagnosi di Dns e Asd: 203 diagnosi nella popolazione di fratellini di bambini con Asd (89 asd, 114 Dns), 61 diagnosi nella popolazione di prematuri (11 Asd e 50 Dns) e 13 diagnosi nella popolazione di neonati piccoli per età gestazionale (1 Asd,12 Dns). I pediatri afferenti al network Nida hanno inoltre compilato più di 6.350 schede neuroevolutive nei bilanci di salute pediatrici.
Il Network italiano per il riconoscimento precoce dei disturbi dello spettro autistico (Nida) è una rete di collaborazione clinica e di ricerca finalizzata all'identificazione precoce di bambini con disturbi del neurosviluppo e, in particolare, con disturbo dello spettro autistico. È coordinato dall’Istituto superiore di sanità ed è composto da Centri di ricerca e Istituti clinici di alta e altissima specializzazione attivi su tutto il territorio italiano.
«Attraverso il nostro network sono state confermate oggi 277 diagnosi di disturbo dello spettro autistico - sottolinea Rocco Bellantone, presidente dell’Istituto superiore di sanità - e attraverso i pediatri sono stati inviati presso i Centri specialistici 335 bambini, segno di una crescente sensibilità e di un potenziamento della competenza professionale in quest’area della medicina così complessa, un segno estremamente positivo che ci permetterà nel tempo interventi sempre più tempestivi».
Nel 2023 il network Nida è stato integrato e potenziato attraverso il progetto baby@net. «Le nuove progettualità – spiega Maria Luisa Scattoni, coordinatrice dell’Osservatorio nazionale autismo - permetteranno l’integrazione del protocollo clinico/sperimentale con dati neurofisiologici e l’estensione dell'infrastruttura digitale di teleassistenza a tutte le Terapie intensive neonatali e i Servizi di Neuropsichiatria infantile del sistema sanitario nazionale, facilitando l’accesso a una valutazione specializzata e ai relativi interventi. Attraverso il fondo autismo 2023-2024 – aggiunge - l’Iss sta promuovendo l’istituzione di una rete nazionale per l’implementazione di servizi e sostegni per la gestione delle emergenze comportamentali sia in età evolutiva che adulta, una problematica su cui sono state rilevate carenze strutturali e di competenze professionali rilevanti».