Aviaria, una persona positiva in Usa
I Centers for Disease Control and Prevention hanno fatto sapere che una persona è stata infettata dal virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità A/H5N1 in Texas. Il paziente ha riportato come unico sintomo una congiuntivite ed è attualmente in isolamento e in trattamento con antivirali. Secondo i Cdc il rischio per la popolazione generale continua a rimanere basso.
Nei giorni scorsi era stata riscontrata la positività al virus in mucche da latte in Kansas, Texas, Michigan. Al momento si ritiene che la fonte del contagio possano essere questi animali.
L’analisi genetica sui campioni di virus provenienti dagli animali sono rassicuranti: il patogeno è lo stesso diffuso negli uccelli a livello globale; inoltre non ha subito cambiamenti che lo rendano più adatto alla diffusione nell’uomo o più resistente ai trattamenti antivirali disponibili.
Per i Cdc, l’infezione umana confermata ieri (la seconda negli Stati Uniti, dopo un caso nel 2022) «non cambia la valutazione del rischio per la salute umana dell'influenza aviaria H5N1 per il pubblico generale degli Stati Uniti, che il Cdc considera bassa», si legge in una nota. Sicuro è considerato anche il latte, «perché i prodotti vengono pastorizzati prima di entrare nel mercato». Attenzione, invece per «le persone con esposizioni strette o prolungate e non protette a volatili infetti o altri animali (compreso il bestiame), o ad ambienti contaminati da volatili infetti o altri animali”: queste "sono a maggior rischio di infezione», concludono i Cdc.