Sale del 17% la spesa dei farmaci acquistati direttamente dalle Regioni. Cresce anche quella per i medicinali venduti in farmacia

Monitoraggio Aifa

Sale del 17% la spesa dei farmaci acquistati direttamente dalle Regioni. Cresce anche quella per i medicinali venduti in farmacia

di redazione

L'aumento degli acquisti da parte delle Regioni e la nuova remunerazione delle farmacie sono gli elementi di maggiore rilievo del monitoraggio della spesa farmaceutica nei primi quattro mesi dell’anno, con la spesa per acquisti diretti effettuati dalle strutture sanitarie regionali che cresce del 17%, spinta soprattutto da farmaci ospedalieri oncologici.

«L’andamento dei dati di spesa - commenta il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Robert Nisticò - conferma quanto si verifica anche negli altri Paesi avanzati, ossia la sempre maggiore incidenza dei farmaci altamente innovativi, senza alcuna alternativa terapeutica, che in Italia da soli valgono il 38,6% della spesa pubblica per i medicinali, che in Europa si prevede in crescita di 59 miliardi di dollari da qui al 2027».

I dati comunicati dalle Regioni sono ancora provvisori e oggetto di rettifiche, ma al momento si registra tra l'altro, osserva il direttore tecnico-scientifico dell’Aifa, Pierluigi Russo, «un anomalo aumento della spesa per i ticket sulla ricetta del 9,3% rispetto all’anno precedente. Nel complesso il monitoraggio del tetto della spesa convenzionata registra nei primi quattro mesi dell’anno un avanzo di 208 milioni di euro rispetto al tetto programmato del 6,8% del Fondo sanitario nazionale e una spesa da tetto che cresce di 63 milioni di euro rispetto a quella registrata nel medesimo periodo nel 2023». 

L’aumento della spesa per acquisti diretti da parte delle Regioni nel periodo gennaio-aprile è, in valori assoluti, di circa 799 milioni di euro (+17% appunto) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. «Tale aumento – spiega Russo - è guidato essenzialmente dalla crescita di 828 milioni di euro degli acquisti da parte delle Regioni di medicinali a carico del Ssn, equivalenti a un +18,9%, e in particolare dai farmaci di fascia H ospedalieri, prevalentemente oncologici, in aumento del 20,8%. L’aumento – aggiunge - è controbilanciato dalla parziale riduzione del 6,8% della spesa per i farmaci innovativi fuoriusciti dall’apposito Fondo ed entrati nel computo della spesa soggetta al tetto degli acquisti diretti. Nei primi quattro mesi del 2024 la spesa sostenuta dalle Regioni per l’acquisto di medicinali di fascia C è stata invece inferiore di quasi il 13%».

Complessivamente il monitoraggio Aifa del tetto degli acquisti diretti registra uno sfondamento di 1,47 miliardi di euro rispetto alla spesa programmata e nei primi quattro mesi dell’anno si attesta all’11,8% del Fsn, in calo rispetto a quella comunicata nell’ambito del monitoraggio gennaio-febbraio 2024. Su questo risultato incidono diversi elementi, tra i quali l’uscita di medicinali importanti dal Fondo farmaci innovativi, per i quali la spesa è diminuita del 6,8% nei primi quattro mesi del 2024 rispetto all’anno precedente.