Nel 2023 oltre 18 milioni di accessi al Pronto soccorso. Quattro milioni impropri

Sanità

Nel 2023 oltre 18 milioni di accessi al Pronto soccorso. Quattro milioni impropri

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Fonte: Agenas
di redazione

Nel 2023 si sono registrati circa 18 milioni e 277 mila di accessi negli ospedali sedi di Pronto soccorso (PS) e di Dipartimento di Emergenza urgenza e accettazione di primo e secondo livello (Dea I e Dea II) con un aumento, rispetto al 2022, del 6%. In prevalenza sono stati codici triage bianchi e verdi (68% dei casi). Di questi, secondo l'Agenas circa 4 milioni si possono ritenere impropri (codici bianchi e verdi, con l’esclusione dei traumi; giunti in Ps in modo autonomo o inviati dal medico di famiglia, nei giorni feriali e festivi e in orari diurni, con dimissione al domicilio o a strutture ambulatoriali).

Sono alcuni dei principali dati presentati dall'Agenzia per i servivi sanitari (Agenas) nell’evento “Accessi in Pronto Soccorso e Implementazione DM 77/2022 per una migliore presa in carico dei pazienti” che si è svolto lunedì 22 aprile a Roma.

Nel 94% dei casi l’accesso alla Rete di emergenza-urgenza è avvenuto entro trenta minuti, quota che raggiunge il 99% entro i 45 minuti. Lo studio mette in evidenza inoltre che la popolazione non in grado di raggiungere le strutture di Pronto soccorso entro 30 minuti (3,4 milioni pari al 5,8% della popolazione) potrebbe essere decisamente ridotta con la corretta implementazione del DM 77/2022, che individua la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale attraverso la presa in carico dei pazienti all’interno delle nuove strutture previste dal Pnrr. Nelle Regioni in cui il decreto è stato implementato, infatti, si registrano sia un miglioramento della presa in carico dei pazienti sia un efficientamento del personale sanitario.

Nel confrontare gli accessi con il decreto ministeriale 70/2015 sugli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera, L'Agenas sottolinea che circa il 75% delle strutture di Pronto soccorso registrano un numero di accessi al di sotto degli standard. In particolare, nel 29% dei casi si effettuano meno di 15 mila accessi annui. I Dea di primo livello presentano comunque una performance migliore.

Da segnalare la tendenza che dagli oltre 21 milioni di accessi del 2019 è precipitata ai circa 13 milioni e 260 mila del 2020 per poi riprendere una graduale risalita fino, appunto, agli oltre 18 milioni e 277 mila del 2023.