Le Associazioni di pazienti palestinesi lanciano un appello in occasione della Giornata mondiale dell'emofilia

Diritti

Le Associazioni di pazienti palestinesi lanciano un appello in occasione della Giornata mondiale dell'emofilia

di redazione

Garantire ai pazienti emofilici palestinesi l’accesso alle terapie salvavita e la tutela del loro diritto alla salute e impegnarsi a raggiungere obiettivi di lungo corso, tra cui la creazione di una Federazione palestinese dell’emofilia e l’attuazione sistematica di protocolli di trattamento aggiornati e riconosciuti a livello internazionale.

È questo l’appello rivolto alla comunità internazionale dalle Associazioni di settore palestinesi, raccolto da progetto Haemo-PAL in occasione della Giornata mondiale dell’emofilia. Il progetto, condotto dall’Istituto superiore di sanità, coordinato dal Centro nazionale sangue e finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, è stato avviato nel 2021 con l’intento di sostenere il ministero della Salute palestinese nel potenziamento di centri clinici per la diagnosi e il trattamento delle malattie ematologiche congenite. In particolare, gli obiettivi sono la definizione di protocolli diagnostico-terapeutici; l’implementazione di una cartella elettronica per la gestione clinica delle patologie; l’istituzione di un registro nazionale delle malattie ematologiche congenite, la formazione per i medici specialisti palestinesi e l’invio periodico farmaci che derivano dalla lavorazione del plasma dei donatori volontari e non remunerati delle Regioni partner Emilia-Romagna, Marche, Toscana e Umbria.

Oggi più che mai, visto il conflitto in corso, è fondamentale un impegno collettivo; peraltro, i limiti imposti all’ingresso del personale umanitario e delle forniture mediche stanno ostacolando la prosecuzione di questa e altre iniziative di cooperazione internazionale già avviate sul territorio palestinese.

In questa situazione di tragica urgenza la Palestinian Society for Bleeding Disorders (PSBD), partner di progetto Haemo-PA e da anni attiva in attività di advocacy, rinnova il proprio impegno a fianco dei pazienti: «Le parti nazionali e internazionali – dice Jad Tawill, attivista e membro fondatore dell’Associazione – devono lavorare seriamente e sinceramente per fare di questa occasione un nuovo punto di partenza per sforzi concertati, cooperazione, coordinamento e lavoro globale tra i decisori e i fornitori di servizi nelle istituzioni ufficiali e nelle organizzazioni della società civile, con in testa il ministero della Salute palestinese, il Comitato nazionale per l'emofilia e tutte le Associazioni che lavorano in questo campo. È inoltre indispensabile accelerare l'istituzione della Federazione palestinese dell'emofilia, per rappresentare la comunità dell'emofilia palestinese a livello globale».

L'obiettivo della comunità palestinese dell'emofilia rimane quello di implementare protocolli di trattamento riconosciuti a livello internazionale, fornire trattamenti sicuri ed efficienti, assistenza medica completa e supporto psicosociale per alleviare le sofferenze dei pazienti e integrarli nella società.