Cancro, solo un paziente su tre seguito da un dietologo o nutrizionista

L’indagine

Cancro, solo un paziente su tre seguito da un dietologo o nutrizionista

di Michele Musso

Una corretta alimentazione, si sa, è fondamentale per prevenire i tumori. Ma è altrettanto importante quando la malattia è presente e le cure sono in corso. Eppure, la nutrizione è un aspetto ancora sottovalutato dai pazienti oncologici. Il 71 per cento dichiara di aver modificato la propria dieta in seguito ai trattamenti anti-cancro. Tuttavia ben otto pazienti su dieci non hanno ricevuto una valutazione nutrizionale dopo l’inizio delle cure. Solo il 36 per cento è seguito regolarmente da un nutrizionista o da un dietologo. Il 45 per cento ha assunto integratori alimentari e di questi malati il 16 per cento lo ha fatto senza però alcuna prescrizione medica. Sono questi i principali dati di un sondaggio condotto da Loto Odv, l’associazione no profit che si occupa di migliorare la consapevolezza sul carcinoma dell’ovaio. L’indagine,  condotta su oltre 130 pazienti oncologici colpiti principalmente da tumori ginecologici e da carcinoma mammario, viene presentata alla vigilia della quinta Giornata Mondiale “World GO Day” dove GO sta per “Ginecologia Oncologica” che si celebra il prossimo 20 settembre in 34 diversi Paesi

«Mantenere un’alimentazione corretta, sana, varia ed equilibrata è fondamentale sia per prevenire i tumori che durante il percorso di cura. La malnutrizione è purtroppo un fenomeno molto pericoloso e diffuso e riguarda più della metà dei malati di cancro. Sta ad indicare lo stato di squilibrio, sia per eccesso (con conseguente sovrappeso o obesità che rappresentano fattori di rischio oncologici), sia per difetto, nel caso di impoverimento delle riserve energetiche e di nutrienti che può compromettere in maniera importante lo stato di salute specie durante il percorso di cure antitumorali. Questo vale anche per i tumori ginecologici i cui percorsi di cura sono spesso lunghi e complessi», – sottolinea  Rossana Berardi, presidente del Comitato Scientifico Loto OdV, Ordinario di Oncologia all’Università Politecnica delle Marche e Direttrice della Clinica Oncologica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche. Il cancro alla cervice uterina, ovaio, corpo dell’utero, vagina e vulva colpiscono in Italia più di 19.500 donne. A queste neoplasie sono dedicate una serie di iniziative, promosse da Loto Odv, realizzate in occasione della Giornata Mondiale.

Fino al 31 ottobre in tutte le sedi Loto, attive sul territorio nazionale, ci saranno gli Open Day. Sarà possibile ricevere consulenze eredo-famigliari e visite ginecologiche gratuite su prenotazione. 

«C’è ancora molto da chiarire sui fattori di rischio legati all’alimentazione nel tumore ovarico. Ciò che sappiamo per certo è che l’accumulo di grasso a livello addominale e l’obesità sono entrambi fattori di rischio per lo sviluppo di tumori come quello dell’ovaio e influenzano negativamente la prognosi anche in corso di trattamento. La buona notizia è che si tratta di fattori modificabili. Tuttavia, la malnutrizione durante le cure oncologiche è anche una questione di disinformazione e resta una responsabilità di noi curanti disincentivare il fai da te. Dalla ricerca che abbiamo promosso emerge chiaramente ancora una scarsa consapevolezza sul ruolo della nutrizione in oncologia che invece è fondamentale sia prima che dopo una diagnosi di tumore»,  conclude la Giulia Mentrasti, Clinica Oncologica Azienda Osp. Universitaria delle Marche.