In Italia ci sono circa 400 infermieri attivi. Tanti, ma non abbastanza. Secondo la Ragioneria dello Stato, ne mancano 65 mila, di cui circa 30 previsti dal Pnrr per l'assistenza territoriale. Sono alcuni dei dati presentati in occasione della presentazione del primo rapporto sulla condizione della professione dalla presidente della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI) Barbara Mangiacavalli.
«La questione infermieristica non è solo una questione di una singola professione, ma riguarda l’intera Italia, e va affrontata da una cabina di regia interministeriale, perché sempre più persone vivranno con patologie croniche già diagnosticate, per le quali la sfida non sarà solo clinica, ma soprattutto assistenziale», ha affermato Mangiacavalli. «È un cambiamento epocale che chiama in causa il territorio come fulcro del sistema sanitario».
Secondo il rapporto, non bastano gli incentivi economici per risolvere il problema della carenza infermieristica. «Preoccupano i tantissimi infermieri che lavorano all’estero dopo essersi formati qui, così come preoccupano coloro che abbandonano gli studi perché non trovano soddisfacente il sistema lavorativo. I giovani cercano lavori con competenze specialistiche», prosegue Mangiacavalli. È dunque necessario «rendere attrattiva la professione, offrendo reali possibilità di carriera, percorsi di crescita e riconoscimento».