Continua a diminuire la soddisfazione per i sistemi sanitari europei
Sono sempre più in difficoltà i sistemi sanitari dei Paesi europei e sempre meno in grado di soddisfare i bisogni di salute della popolazione.
È questa la sintesi dello STADA Health Report 2024 che tra febbraio e marzo di quest'anno ha intervistato 2 mila persone in 23 Paesi del Vecchio Continente.
È il quarto anno consecutivo che il trend è in discesa: con il 56% raggiunto in questa edizione del Report, la soddisfazione per i sistemi sanitari è scesa ai minimi storici, facendo registrare un -18% rispetto al 2020.
Le principali cause di insoddisfazione nei confronti dei sistemi sanitari sono risultate l'accesso alle visite mediche, lo standard dei servizi sanitari, la carenza di personale e una generale sfiducia nei confronti dei responsabili politici.
I più insoddisfatti del proprio sistema sanitario sono i cittadini ungheresi, che hanno partecipato per la prima volta all'indagine: il 72% lo ritiene insufficiente, seguito da Kazakistan (67%) e Serbia (65$). Rispetto al 2023, il Regno Unito (-11 punti percentuali), il Kazakistan (-10 punti percentuali) e la Germania (-8 punti percentuali) hanno registrato i cali più significativi.
Gli europei hanno anche alcune idee per migliorare la situazione: quasi uno su due (48%) ritiene che farebbe la differenza se i responsabili delle politiche sanitarie avessero un background correlato alla salute e una percentuale simile (47%) chiede un aumento dei salari per coloro che lavorano nelle professioni sanitarie, così da motivare un maggior numero di persone a intraprendere una carriera nel settore della salute.
Sempre più europei, comunque, sembrano curarsi della propria salute: l'89 per cento fa almeno una cosa per migliorare il proprio benessere generale. In Finlandia (66%), Spagna (62%) e Italia (60%), le persone risultano più attive fisicamente rispetto alla media (50%). Inoltre, un terzo si sottopone a controlli sanitari preventivi (33%) o assume integratori alimentari (32%). Il 31 per cento considera anche il tempo trascorso con i propri cari un investimento per il proprio benessere generale.
La maggioranza del campione dichiara di essere "abbastanza" o "molto felice" (67%) e l'autovalutazione sulla salute mentale è peggiorata solo leggermente, passando dal 67% del 2023 al 65% degli intervistati che valuta la propria salute mentale come "buona" o "molto buona". C'è tuttavia un fenomeno da non sottovalutare: il 52 per cento degli europei prova sentimenti di solitudine. E nonostante siano i più connessi rispetto a qualsiasi altro gruppo, il 63 per cento dei giovani tra 18 e 34 anni si sente solo. L’eccessivo tempo trascorso online rappresenta però soltanto una parte del problema: in primo luogo, le giovani generazioni citano il lavoro (27%) come principale fattore di solitudine e, di conseguenza, chiedono un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata.
«Con lo STADA Health Report 2024, i cittadini europei ancora una volta si sono pronunciati: la soddisfazione per l'assistenza sanitaria è peggiorata per il quarto anno consecutivo – commenta Peter Goldschmidt, Ceo di STADA - una tendenza allarmante che noi, insieme ai responsabili politici, alle autorità regolatorie, ai medici e ai farmacisti, dobbiamo capire, affrontare e invertire. Allo stesso tempo, è, però, incoraggiante vedere persone di ogni genere, background e fasce d'età che si adoperano per prendersi cura della loro salute, sia fisica che mentale».