Diabete: aumentano le diagnosi tra i giovani under 18. I consigli degli esperti per i genitori
In Italia nel 2021 i casi di diabete di tipo 1 nei bambini sono stati del 7,2 per cento superiori a quelli attesi. E negli ultimi dieci anni le diagnosi di diabete di tipo 2 negli under 18 sono aumentate vertiginosamente.
È una tendenza che preoccupa gli esperti riuniti nei due appuntamenti sul diabete di questi giorni, il Theras Day pediatrico in Italia e il meeting internazionale dell'American Diabetes Association (appena concluso il 26 giugno a San Diego USA).
Tra i dati condivisi in queste due occasioni ci sono anche quelli di due recenti studi sull’andamento del diabete 1 e 2 tra i giovani firmati da scienziati italiani.
«Abbiamo valutato l'incidenza del diabete di tipo1 in un arco di tempo di 31 anni (dal 1989 al 2019) in due regioni italiane e l'abbiamo poi confrontata con quella osservata durante la pandemia di Covid-19 (2020-2021). I risultati dello studio ci rivelano un dato alquanto preoccupante visto che nel 2021 c'è stato un aumento del 7,2 per cento rispetto ai risultati attesi, che rapportati all'intero territorio nazionale corrispondono a circa 100 casi in più nell'anno. Allarma anche la percentuale delle nuove diagnosi di diabete di tipo 2 degli ultimi 10 anni che, come conferma un altro studio internazionale presentato al meeting dell'American Diabetes Association è aumentato del 9 per cento per ogni biennio rispetto alle altre diagnosi di diabete in età pediatrica. Queste percentuali ricalcano i dati dello studio americano che ha visto un incremento di oltre 100 nuovi casi di diabete di tipo2 in un anno, cioè più del doppio degli adolescenti prima del Covid», spiega Valentino Cherubini, presidente eletto della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (Siedp) e direttore della Diabetologia Pediatrica Ospedali Riuniti di Ancona, autore dello studio.
Nella gestione del diabete pediatrico hanno un ruolo chiave i genitori. Ed è a loro che si rivolgono esperti della Siedp ricordando 5 buone abitudini per gestire un figlio con diabete:
1. Giocate alla routine quotidiana Scoprite il piacere di avere tanti appuntamenti comuni, a partire degli orari regolari per i pasti, i controlli
clinici, l'esercizio fisico e il sonno
2. Cucinate insieme Dedicate dei pasti durante la settimana in cui cucinate insieme. Sarà l’occasione per spiegare il valore di alcuni alimenti, le combinazioni e i trucchi per controllare gli zuccheri e tanto altro
3. Fate attività fisica insieme incoraggiateli a essere fisicamente attivi ogni giorno per almeno per 30 minuti. Farlo insieme può essere di grande aiuto per entrambi
4. Allargate gli orizzonti scoprite tutto ciò che potete sul diabete, tenetevi aggiornati, cercate genitori che vivono come voi. Potrete capire meglio come gestire la malattia e come rendere più facile la gestione
5. Incoraggiateli a vivere positivamente Insegnategli a non escludere nulla per via della malattia. Spiegate che c’è un team di persone e di medici che li supporteranno sempre nelle scelte.
È importante anche conoscere le innovazioni tecnologiche che consentono una migliore qualità di vita dei pazienti. Dei 150mila italiani con diabete di tipo 1, sono 15mila circa gli under 18 costretti a gestire una patologia che li accompagnerà nella vita. I device molto piccoli e impermeabili utilizzabili fin da piccoli, si stanno rivelando un valido supporto per una migliore gestione del diabete: tali device infatti consentono, da un lato, una misurazione in continuo dei livelli del glucosio e, dall'altro, l'infusione di insulina.
«L’andamento della glicemia di un bambino con diabete è molto difficile da prevedere, ma grazie all'ultima tecnologia dei Continuous Glucose Monitoring, cioè monitoraggio continuo del glucosio in tempo reale, è possibile avere un livello di predittività molto alto e preciso . Il successo di una misurazione sempre corretta del glucosio e il parallelo utilizzo di un'infusione insulinica personalizzabile ha un impatto anche sulla salute del genitore, tranquillizzato dal poter controlla il proprio figlio anche a distanza, senza la necessità di dover intervenire di persona, a volte precipitosamente, per controllare la glicemia pungendo il polpastrello del proprio figlio», commenta Stefano Zucchini, coordinatore del Gruppo di Studio sul diabete della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica.