Il miele è più che un rimedio della nonna. Funziona davvero contro la tosse
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La rivincita delle nonne. Il loro rimedio per la tosse è più efficace dei prodotti venduti in farmacia. Il miele funziona meglio di sciroppi, antistaminici e antinfiammatori per curare i sintomi delle infezioni delle vie aeree superiori. Economico, facilmente accessibile, senza effetti collaterali, l’alimento prodotto dalle api considerato da tempo un toccasana per naso e gola si è finalmente guadagnato l’approvazione ufficiale della scienza grazie a uno studio appena pubblicato su BMJ Evidence Based Medicine.
Il miele può così finire di diritto nella lista delle terapie assegnate dai pediatri ai bambini con un raffreddore così come nei ricettari dei medici per adulti. Tanto per cominciare, specificano gli autori dello studio, è sicuramente consigliabile rispetto agli antibiotici, spesso prescritti senza ragione per infezioni di natura virale e non batterica.
Le infezioni del tratto respiratorio superiore colpiscono il naso, la gola, le corde vocali e i bronchi scatenando mal di gola, naso chiuso, tosse e congestione. Sciolto nel latte caldo o consumato a cucchiate, il miele è stato ed è ancora uno dei più diffusi rimedi casalinghi per liberarsi del fastidioso disturbo.
Le proprietà del miele sono ben note: ha attività antibatteriche, antivirali, antimicotiche e antinfiammatorie. Nel caso della tosse, si pensa che l'efficacia del miele sia legata alle sue proprietà antimicrobiche e antinfiammatorie, ma anche alla sua struttura viscosa che ricopre la gola e provoca un effetto calmante.
Diversi studi ne avevano riconosciuto l’efficacia nei bambini: un paio d'anni fa era stata per esempio la volta della Cochrane Collaboration che aveva confermato una certa efficacia.. Ora, il nuovo studio aggiunge nuove conoscenze.
I ricercatori hanno passato in rassegna 14 studi che mettevano a confronto il miele con i prodotti farmaceutici, antistaminici, espettoranti, sedativi della tosse e antidolorifici. Gli studi avevano coinvolto in tutto 1.761 partecipanti di età diverse. Dall’analisi dei risultati è emersa la superiorità del miele rispetto ai competitor, soprattutto nel calmare e ridurre la frequenza della tosse.
Alcuni studi sono arrivati a dimostrare che chi assume il “rimedio della nonna” guarisce prima risparmiandosi 1-2 giorni di malessere.
Nonostante i benefici del miele siano emersi in maniera evidente dalla revisione degli studi, bisogna riconoscere che manca una prova schiacciante. Tra le ricerche analizzate, solamente due avevano infatti utilizzato un placebo come elemento di confronto.
Nonostante questo il miele è riuscito a conquistarsi il beneplacito degli scienziati, se non altro perché potrebbe aiutare a limitare l’uso inappropriato degli antibiotici. «Le infezioni del tratto respiratorio superiore sono il motivo più frequente per la prescrizione di antibiotici. Poiché la maggior parte delle infezioni delle vie aeree superiori sono virali, la prescrizione di antibiotici non solo è inefficace ma anche inappropriata e contribuisce alla resistenza agli antibiotici. Il miele è un rimedio naturale di uso frequente che è ben noto ai pazienti. È anche economico, di facile accesso e presenta effetti collaterali limitati. È più efficace e meno dannoso delle normali alternative terapeutiche ed evita di causare i danni dovuti alla resistenza antimicrobica», concludono i ricercatori.