Eseguito per la prima volta al mondo un intervento ‘live’ di microchirurgia con metodica dissettiva
Salvare il nervo facciale di un paziente con un tumore della parotide, la ghiandola salivare sempre più frequentemente interessata da neoplasia.
Lo ha fatto l'équipe chirurgica della Casa di Cura San Michele di Maddaloni il 5 novembre scorso quando, per la prima volta al mondo, ha effettuato un intervento di microchirurgia con metodica dissettiva sulla ghiandola parotide con il sistema robotico Symani, a oggi utilizzato solo per le tecniche ricostruttive per le anastomosi vascolari. Si è trattato di un evento “live” in prima assoluta nell’ambito della robotica microscopica con metodica dissettiva, con la partecipazione di esperti di levatura internazionale, sia in presenza sia in videocollegamento, impegnati in un’operazione di chirurgia testa-collo in campo oncologico ricorrendo a una tecnologia tra le più sofisticate e innovative.
«Oggi Symani, un sistema robotico per microchirurgia “made in Italy”, è usato in 15 strutture ospedaliere in Europa e in quattro in Italia, ma noi siamo stati i primi a usarlo nella chirurgia oncologica testa-collo con metodica dissettiva con l’intento di liberare il nervo facciale dal tessuto tumorale della ghiandola parotide, minimizzando l’insulto chirurgico al nervo stesso, ottimizzando e velocizzando la ripresa funzionale della mimica facciale» spiega Vito Del Deo, responsabile della Chirurgia maxillo-facciale della San Michele e docente di Anatomia clinica testa-collo all’Università Cattolica di Roma e alla Facoltà di Medicina dell’Università del Maryland negli Stati Uniti. Ad alternarsi con Del Deo durante le varie fasi robotiche c’è stato Henning Wieker dell’Università di Kiel (Germania), tra i massimi esperti mondiali del Symani con finalità ricostruttive in campo oncologico maxillo-facciale.