Mangiacavalli (Fnopi): «Per contrastare le aggressioni, la priorità è decongestionare gli ospedali»
Per contrastare le violenze e le aggressioni al personale sanitario «è necessario, in primis, decongestionare i Pronto soccorso», ma «per raggiungere questo obiettivo è fondamentale puntare e investire sulla sanità territoriale».
A dirlo è Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi).
Per Mangiacavalli «devono esserci strutture e servizi cui possano rivolgersi i casi meno gravi, abbattendo così i tempi di attesa negli ospedali e migliorando tutto ciò che si trova fuori il Pronto soccorso. Anche perché spesso non è solo una questione di gravità del caso, ma di appropriatezza: le persone spesso chiedono al Pronto soccorso e al 112 risposte che devono essere date dal territorio».
È una questione che riguarda anche l'appropriatezza delle cure perché nei Pronto soccorso «si devono trattare soltanto le emergenze, rafforzando invece la rete territoriale di assistenza primaria. Ci sono situazioni che devono essere affrontate ad esempio presso le strutture intermedie, con la rete degli infermieri di famiglia e comunità e dei medici di medicina generale, con i servizi socio assistenziali che però devono essere riqualificati e potenziati, a partire da un'estensione della loro disponibilità oraria e di personale».
In questo senso il Pnrr «rappresenta un serbatoio di opportunità che occorre valorizzare, senza farsi sfuggire l'occasione per ridisegnare con maggiore razionalità i nostri modelli organizzativi» sostiene Mangiacavalli, secondo la quale serve anche una maggiore formazione, «che consenta agli operatori che si trovano in prima linea di affrontare con adeguata preparazione le situazioni più rischiose».