Psoriasi: politica, pazienti e comunità scientifica insieme per cercare risposte più incisive

Giornata mondiale

Psoriasi: politica, pazienti e comunità scientifica insieme per cercare risposte più incisive

di redazione

Urge l’inserimento della psoriasi nel Piano nazionale cronicità: è questo, in sintesi, l'appello che Società scientifiche e Associazioni dei pazienti hanno rivolto alla Istituzioni, in vista della Giornata mondiale della psoriasi del prossimo 29 ottobre. La rivista di politica sanitaria Italian Health policy Brief  (IHPB) ha promosso mercoledì 23 ottobre In Senato un’occasione di confronto tra politica, comunità medico-scientifica e Associazioni dei pazienti, per fare il punto su ciò che manca sul piano assistenziale per questa patologia e per stimolare interventi per innalzare il livello della risposta sanitaria a tutela degli oltre due milioni di pazienti che ne sono afflitti.

«Il peso epidemiologico della psoriasi, il suo impatto invalidante, le complessità che ne caratterizzano la diagnosi e l’accesso alle cure, oltre al suo peso sul piano dei costi sanitari e sociali, giustificano ampiamente l’inserimento di questa patologia, nelle sue diverse forme e manifestazioni, nel Piano nazionale delle cronicità» sostiene Daniela Sbrollini, copresidente dell’Intergruppo parlamentare Malattie dermatologiche e salute della pelle, che ha confermato l'impegno «per contribuire al rafforzamento del quadro assistenziale e al superamento delle troppe difformità territoriali che ancora persistono sul piano delle prestazioni sanitarie». 

«Il nostro lavoro – precisa Renato Ancorotti, copresidente dell'Intergruppo – sarà anche orientato a sensibilizzare ministero della Salute e le altre Istituzioni sanitarie del Paese affinché riconoscano la giusta dignità a questa malattia, adottando tutti i provvedimenti necessari a garantire maggior efficienza organizzativa dei servizi, equità di accesso alle cure e a tutte quelle provvidenze che la cronicità della psoriasi richiede e decisamente merita».

Patologia complessa dunque, la psoriasi, sia dal punto di vista clinico-assistenziale sia da quello dei pazienti che, con le loro Associazioni, si battono affinché la dignità della patologia sia riconosciuta nei fatti: «Non solo con l’indispensabile inserimento nel Piano nazionale delle cronicità – chiede Valeria Corazza, presidente di Apiafco – che consentirebbe ai pazienti accessibilità all’assistenza e presa in carico con un approccio terapeutico di tipo multidisciplinare, ma anche con l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza, i Lea,affinché non solo le forme più aggressive di psoriasi possano beneficiare dei trattamenti gratuiti ma anche le forme più diffuse». Il fattore economico è un altro elemento delle complessità della patologia: «Le nostre richieste troppo spesso si infrangono sulla barriera della sindrome della coperta corta e dei vincoli di bilancio - dice Valter Meloni, vicepresidente Adipso – ma noi pazienti rivendichiamo che la sanità non si fa né con l’algebra né con la matematica, ma con le prestazioni sanitarie e con i farmaci».