Dieci anni per il Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”
Ascolto, unione, dialogo. Sono queste le tre parole chiave nel rapporto tra pazienti con cancro e istituzioni. Lo ha ribadito il Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” in occasione dei festeggiamenti per i primi 10 anni dalla sua costituzione in occasione del Cancer Policy Forum, che riunisce i rappresentanti delle 45 Associazioni aderenti al progetto, i rappresentanti istituzionali nazionali e regionali, i membri dell’Intergruppo Parlamentare “Insieme per un impegno contro il cancro” e gli esperti del Comitato tecnico-scientifico.«La lotta contro i tumori è un fronte comune su cui il ministero della Salute sta lavorando con il massimo sforzo, con l’apporto e lo stimolo fondamentale che arriva dalle associazioni, del Gruppo promotore di questa iniziativa e dall’Intergruppo Parlamentare “Insieme per un impegno contro il cancro”», ha affermato il ministro della Salute Orazio Schillaci intervenendo all’evento «Grazie a questo impegno abbiamo raggiunto risultati importanti, come il varo del Piano Oncologico Nazionale e della legge sull’Oblio oncologico, che l’Italia aspettava da anni»,
Il Cancer Policy Forum è stato l’occasione per fare il punto sulle politiche oncologiche nel nostro Paese, ma anche per ripercorrere i traguardi più significativi raggiunti negli ultimi anni. Tra i traguardi raggiunti nelle politiche oncologiche, l’approvazione di proposte di legge in materia di sostegno psico-oncologico nei reparti oncologici nelle regioni Lazio, Lombardia e Puglia, la legge che tutela il diritto all’oblio oncologico delle persone guarite da un tumore, l’approvazione di un Ddl per contrastare e snellire le liste d’attesa.«Dieci anni sono davvero un traguardo importante e non posso fare a meno di provare una profonda emozione nel ripercorrere il cammino che insieme a tanti amici e sostenitori abbiamo intrapreso», – commenta Annamaria Mancuso, Presidente di Salute Donna ODV che coordina il Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere. Un percorso per niente facile, che è stato reso possibile dalla forza dello stare insieme e che ci ha uniti verso un comune obiettivo: difendere ad ogni costo la causa dei pazienti oncologici e onco-ematologici».
Il Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” ha oggi diversi grandi temi sul tavolo, al centro del Cancer Policy Forum 2024: il potenziamento della prevenzione; le gestione della cronicità con la riorganizzazione dell’assistenza sul territorio in continuità con gli ospedali; il potenziamento delle Reti oncologiche, della Rete di cure palliative e terapia del dolore; l’implementazione della ricerca clinica; l’accesso ai test genetici di ultima generazione e la medicina di precisione, che porta con sé innovazione diagnostica e terapeutica con l’evoluzione delle tecnologie; la digitalizzazione sanitaria, sempre più necessaria e l’ingresso dell’intelligenza artificiale, che potrebbe cambiare molti scenari nella diagnosi precoce e nelle cure dei tumori.
«Il Cancer Policy Forum rappresenta un’eccezionale occasione di incontro che mira a discutere le politiche, le strategie e le sfide legate alla lotta contro il cancro questi momenti si concentrano sui temi della salute più attuali e sono occasioni per rafforzare la collaborazione tra i vari attori coinvolti, creando un dialogo costruttivo tra la politica, la ricerca e la comunità sanitaria», afferma il Sen. Guido Quintino Liris, Coordinatore Intergruppo Parlamentare al Senato. «Il nostro Intergruppo Parlamentare per la lotta contro il cancro, che ho l’onore di rappresentare al Senato, si sta occupando di tradurre le esigenze espresse dai pazienti in proposte legislative, tenendo sempre in considerazione la sostenibilità del servizio sanitario nazionale di ogni azione intrapresa».
«Come Intergruppo Parlamentare “Insieme per un impegno contro il cancro” ci poniamo per questo scorcio di 2024 i seguenti obiettivi: consentire ai pazienti con tumore di partecipare in modo strutturale ai processi decisionali in ambito sanitario, chiudere la proposta di legge in merito alle ore di comporto e ai permessi di lavoro in favore dei malati, riuscire a calendarizzare in commissione la proposta di legge sulla figura dello pisco-oncologo, molto importante per i pazienti oncologici e onco-ematologici ma anche per le loro famiglie», aggiunge l’onorevole Vanessa Cattoi, coordinatrice dell’Intergruppo Parlamentare alla Camera dei Deputati.
Nel corso dell’evento sono stati conferiti i riconoscimenti della sesta edizione del Cancer Policy Award, il Premio riservato alla ‘buona’ politica in sanità: un’iniziativa unica in Italia, che ha per protagonisti i rappresentanti delle Istituzioni nazionali e regionali che si sono distinti nel 2024 per aver presentato atti di indirizzo politico di rilievo al fine di migliorare la presa in carico dei pazienti con tumore. Il Premio quest’anno è stato esteso anche ai giornalisti che si sono particolarmente impegnati nel comunicare e informare i cittadini sulle novità e i traguardi raggiunti in materia di oncologia e onco-ematologia.
Durante la cerimonia di premiazione, è stato dato ampio spazio a coloro che si spendono con costanza a favore dei pazienti con tumore e delle loro famiglie.
«Ricevere il Cancer Policy Award è per me un grande onore e, al tempo stesso, un incoraggiamento a proseguire con determinazione nella lotta contro il cancro e a fianco dei pazienti oncologici e onco-ematologici», commenta l’onorevole Ugo Cappellacci, Presidente XII Commissione Affari sociali della Camer. «Questo riconoscimento non è solo un premio personale, ma un tributo al lavoro collettivo di tutti coloro che, con dedizione e competenza, operano per garantire ai pazienti una migliore qualità della vita e un accesso equo alle cure. È nostro dovere, come rappresentanti delle Istituzioni, creare le condizioni affinché ogni paziente, in ogni angolo del Paese, possa sentirsi sostenuto e non abbandonato. Insieme possiamo fare la differenza».
«La prevenzione e la cura del cancro sono in cima alle priorità di questo Governo. Tanto che abbiamo rafforzato la prevenzione, incrementato la diagnosi precoce e migliorato l'accesso alle terapie per garantire, anche a tutti coloro che hanno superato la fase acuta della malattia, i servizi sanitari e sociali di cui continuano ad avere bisogno», commenta Francesco Zaffini, presidente 10a Commissione permanente Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato. «È chiaro che questa è una sfida immensa da affrontare, ma stiamo lavorando e continueremo a farlo per garantire a questi pazienti l'assistenza di cui hanno bisogno».