Artrosi del ginocchio: non aspettarsi troppo dalle infiltrazioni di acido ialuronico
Non procurano sollievo dal dolore, almeno non tanto da giustificarne l’uso. I rischi di eventi avversi superano i potenziali benefici. È questa la motivazione con cui un panel di esperti internazionale ha bocciato il ricorso alle infiltrazioni di acido ialuronico per il trattamento dell’osteoartrite del ginocchio. Le prove a sostegno della loro efficacia sono scarse e poco convincenti, mentre gli eventi avversi sono documentati con maggiore evidenza. I ricercatori sono giunti a questa conclusione dopo aver analizzato i risultati di 169 trial clinici condotti negli ultimi 50 anni che mettevano a confronto la procedura della viscosupplementazione (infiltrazioni di acido ialuronico) con il placebo.
L’analisi, pubblicata sul British Medical Journal, ha coinvolto in tutto oltre 21mila pazienti con osteoartrite del ginocchio, una malattia cronica caratterizzata da infiammazione delle articolazioni che provoca dolore e difficoltà di movimento e che è la principale causa di disabilità tra gli anziani.
Le linee guida variano da Paese a Paese. In Inghilterra, il National Institute for Health and Care Excellence (NICE) ha espresso un parere contrario all’utilizzo delle infiltrazioni, mentre negli Stati Uniti la procedura viene proposta ai pazienti tra le possibili opzioni terapeutiche.
Tra tutti gli studi passati al vaglio dei ricercatori, 24 in particolare sono risultati particolarmente affidabili per la metodologia adottata e l’ampiezza del campione. Dall’analisi di questo gruppo selezionato di trial clinici, che hanno coinvolto circa 9mila pazienti, sono emersi i dati più significativi. Ebbene, i risultati mostrano che le infiltrazioni al ginocchio procurano un piccolo sollievo dal dolore in confronto al placebo. Il beneficio viene però considerato “clinicamente irrilevante”.
In sostanza, nessuno studio condotto dal 2009 ad oggi è riuscito a individuare differenze rilevanti tra la viscosupplementazione e il placebo nella riduzione del dolore, suggerendo che non ci sono ragioni valide per raccomandare la procedura. Non solo. Le infiltrazione, oltre a non essere efficaci, possono anche essere pericolose. Almeno così dimostrano i risultati di altri 15 trial clinici su 6.400 pazienti: con la viscosupplementazione il rischio di eventi avversi era del 49 per cento superiore a quello segnalato con il placebo.
Gli autori affermano che, sulla base della loro analisi, tra il 2009 e il 2021 più di 12mila pazienti sono stati probabilmente sottoposti inutilmente alle infiltrazioni per testare l’efficacia della viscosupplementazione e si domandano se continuare su questa strada sia eticamente accettabile.
«Vi sono prove evidenti e conclusive che tra i pazienti con osteoartrite del ginocchio, la viscosupplementazione, rispetto al placebo, è associata a una riduzione clinicamente irrilevante dell'intensità del dolore e ad un aumentato rischio di eventi avversi gravi. I risultati non supportano un ampio uso della viscosupplementazione per il trattamento dell'artrosi del ginocchio», concludono i ricercatori.