Ginocchio. Cautela con le infiltrazioni di cortisone: possono danneggiare le articolazioni
Le infiltrazioni di cortisone a ginocchio e anca per calmare i dolori dell’artrosi possono avere un effetto boomerang: la procedura ampiamente utilizzata dagli ortopedici potrebbe provocare una rapida accelerazione della malattia che può portare al collasso delle articolazioni.
Gli autori di uno studio pubblicato su Radiology sostengono che questo rischio debba essere esplicitamente comunicato al paziente e inserito nei moduli del consenso al trattamento.
Passando in rassegna la letteratura scientifica sulle complicanze successive alle iniezioni di cortisone nelle articolazioni, i ricercatori hanno individuato quattro principale eventi avversi: un’accelerazione nella progressione dell'artrosi con riduzione dello spazio articolare, fratture da perdita di cartilagine, complicazioni da osteonecrosi (morte del tessuto osseo) e rapido deterioramento delle articolazioni con perdita di massa ossea.
«Le iniezioni intra-articolari di corticosteroidi sono un trattamento molto comune per il dolore associato all’artrosi, ma bisogna indagare più a fondo sul potenziale peggioramento delle condizioni pre-esistenti o sui veri e propri effetti collaterali per comprendere meglio i rischi associati alla procedura. Con il nostro studio abbiamo voluto invitare i medici e i pazienti a una maggiore cautela perché queste iniezioni probabilmente non sono così scure come si pensava», avvertono i ricercatori.
I ricercatori invitano i medici a eseguire una lastra sui pazienti senza o con leggeri segni di artrosi che lamentano un dolore sproporzionato rispetto alla condizione delle articolazioni osservata nelle immagini.
Questa tipologia di pazienti è particolarmente esposta al rischio di danni alla articolazioni, come riduzione della cartilagine, in seguito alle iniezioni.
Nel caso in cui il dolore riportato dal paziente non è giustificato dai risultati delle lastre, il medico dovrebbe rinunciare al trattamento programmato e sottoporre il paziente ad altri accertamenti per individuare altre possibili cause della sintomatologia.
«I medici solitamente non parlano ai pazienti delle possibilità di un collasso articolare o di fratture da insufficienza subcondriale che possono anticipare i tempi della protesi all’anca o al ginocchio. Questa informazione invece dovrebbe essere parte del consenso informato previsto per le infiltrazioni articolari di cortisone», scrivono i ricercatori.
Le infiltrazioni di cortisone, spesso associato a acido ialuronico, vengono proposte ai pazienti come sicure. Nei moduli per il consenso, quando vengono forniti, gli unici rischi che vengono nominati sono quelli tipici delle procedure che prevedono l’utilizzo di un ago, emorragie e infezioni.
Finora le uniche incertezze riguardavano l’efficacia del trattamento, proposto generalmente come un tentativo e non una certezza: non è detto che funzioni, forse è inutile, ma male non fa.
«Continuiamo a dire ai pazienti che anche se queste infiltrazioni non danno sollievo dal dolore almeno non possono provocare danni. Ma ora abbiamo il forte sospetto che le cose non stiano necessariamente così», affermano gli autori dello studio.