Tumore del polmone. Passi avanti nel trattamento di due forme aggressive

Asco 2024

Tumore del polmone. Passi avanti nel trattamento di due forme aggressive

di redazione

I progressi sono evidenziati in due studi presentati al Congresso dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO), in corso a Chicago. Lo studio LAURA sull’uso della terapia target osimertinib nel tumore del polmone non a piccole cellule (NSCLC) di Stadio III non resecabile e con mutazione di EGFR, e lo studio ADRIATIC sull’uso dell’immunoterapia con durvalumab nel tumore del polmone a piccole cellule in stadio limitato.

I risultati positivi dello studio di Fase III LAURA, pubblicati contemporaneamente sul “The New England Journal of Medicine”, mostrano che osimertinib ha prodotto un miglioramento statisticamente significativo e clinicamente rilevante della sopravvivenza libera da progressione nei pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule di Stadio III, non resecabile, con mutazione del recettore del fattore di crescita epidermico (EGFRm), con delezioni dell’esone 19 o mutazione dell’esone 21, dopo chemio-radioterapia (CRT) rispetto a placebo dopo CRT.

Importanti anche i risultati dello studio di Fase III ADRIATIC, che mostrano che durvalumab ha prodotto miglioramenti statisticamente significativi e clinicamente rilevanti del duplice endpoint primario di sopravvivenza globale e sopravvivenza libera da progressione rispetto a placebo nei pazienti con tumore a piccole cellule di stadio limitato (LS-SCLC) non in progressione dopo lo standard di cura attuale rappresentato dalla chemio-radioterapia concomitante (cCRT).

«Era da oltre quarant'anni che non assistevamo a cambiamenti nello standard della terapia sistemica del tumore del polmone a piccole cellule di stadio limitato. ADRIATIC è il primo studio a evidenziare progressi con l’aggiunta dell’immunoterapia dopo la tradizionale chemio-radioterapia in questi pazienti» commenta Filippo de Marinis, direttore della Divisione di Oncologia toracica dell’Istituto europeo di oncologia di Milano e presidente dell'Associazione italiana di oncologia toracica (Aiot).

I risultati degli studi LAURA e ADRIATIC «evidenziano come le terapie innovative possano davvero cambiare le prospettive di cura dei pazienti» aggiunge Silvia Novello, professoressa di Oncologia medica all’Università di Torino e responsabile dell'Oncologia medica all’ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano.