Tumore del colon-retto, al via campagna “Proteggi oggi il tuo domani”
In occasione del Colorectal Cancer Awareness Month, che si celebra a marzo, Merck Italia ha lanciato la nuova campagna di sensibilizzazione “Proteggi oggi il tuo domani”.
Con quasi 49 mila nuove diagnosi in Italia nel 2024, il tumore del colon retto è il secondo tumore per incidenza, con una mortalità stimata di circa 24 mila decessi in un anno.
La campagna, che è già attiva sui social di Merck Italia (LinkedIn e Instagram), sfrutta diversi strumenti di comunicazione: maxi schermi digitali (Digital Out of Home), Guerrila Marketing e Social Media. Sabato 29 e domenica 30 marzo prenderà vita nel centro di Roma con un video su maxi schermi digitali presenti nelle zone di Campo De’ Fiori, Via Del Corso, Via del Babuino e Piazzale Flaminio.
Domenica 30 marzo si aggiungerà anche una guerrila activation ad alto impatto: 15 giovani attraverseranno il centro della Capitale muniti di zaini a led che riprodurranno i contenuti di campagna, distribuendo materiali informativi sull’importanza della prevenzione del tumore del colon-retto.
Tutti i materiali di comunicazione della campagna “Proteggi oggi il tuo domani” ospitano un QR code, che rimanda al 'Symptom Checker CRC'.
Si tratta di un breve e semplice questionario online che può aiutare a capire se, a fronte di alcuni segnali, sia opportuno consultare uno specialista.
Il Symptom Checker non ha l’obiettivo di fornire una diagnosi, ma intende piuttosto essere una guida su quelli che sono i sintomi più comuni del tumore del colon-retto e che potrebbero richiedere un approfondimento medico.
«Con questa campagna vogliamo contribuire ad alzare l'attenzione su questa patologia. Incoraggiando azioni di prevenzione e screening, iniziative come “Proteggi oggi il tuo domani” possono fare una concreta differenza nella vita delle persone», dichiara Ramón Palou de Comasema, presidente e amministratore delegato Healthcare di Merck Italia. «È qualcosa di cui siamo davvero orgogliosi. Crediamo fortemente che un’azienda come la nostra debba prendersi cura dei pazienti e delle persone a loro vicine rispondendo a tutte le esigenze non soddisfatte: non solo i bisogni terapeutici, ma anche quelli di educazione sulla salute».