Morbillo, ancora 53 casi ad agosto. Sono 864 dall'inizio dell’anno
Il morbillo continua silenziosamente a circolare in Italia. Ad agosto sono stati 53 i casi registrati nel nostro Paese, in discesa rispetto al picco di 180 casi registrato nel mese da aprile, ma 17 volte il numero di contagi registrato ad agosto dello scorso anno (3). Sono i dati dell’ultimo bollettino mensile del sistema di sorveglianza nazionale di morbillo e rosolia dell’istituto Superiore di Sanità.
Dall’inizio dell’anno sono state 864 le persone contagiate dal virus: nello stesso periodo dello scorso anno erano state 11. Un aumento imponente, anche tenendo in considerazione i 62 casi importanti.
Agosto conferma i trend registrati durante l’anno.
L’età mediana dei casi segnalati è pari a 30 anni, oltre la metà dei casi sono adolescenti o giovani adulti e un ulteriore 23,9% ha più di 40 anni di età. Tuttavia, l’incidenza più elevata è stata osservata nei bambini sotto ai 5 anni d’età e sono stati segnalati 41 casi in bambini con meno di un anno di età, troppo piccoli per essere vaccinati.
L’89,9% delle persone contagiate non era vaccinata al momento del contagio. Tra i casi segnalati, 68 sono operatori sanitari, di cui 50 non vaccinati mentre le complicanze più frequentemente riportate sono state epatite/aumento delle transaminasi, polmonite e un caso di encefalite in un giovane adulto, non vaccinato.
L’aumento dei casi registrato dalla scorsa estate, sottolinea l’Iss, è dovuto «a diversi fattori, tra cui la copertura vaccinale per due dosi inferiore al 95%, l’importazione di casi da aree geografiche con elevata circolazione del virus e il tipico andamento ciclico del morbillo».
Nonostante la discesa degli ultimi mesi, l’Iss è prudente: «non si esclude che si possa verificare un nuovo aumento di casi nei prossimi mesi dovuto a nuove importazioni», si legge nel bollettino. «Il virus del morbillo è estremamente contagioso e può rimanere infettivo nell’aria e sulle superfici infette fino a due ore; inoltre, la contagiosità inizia circa quattro giorni prima della comparsa dei sintomi. Vaccinarsi è l’unico modo per proteggersi dal morbillo e dalle suo complicanze che possono essere gravi: polmonite in 1 caso su 20, encefalite in 1 caso su 1.000, 1-2 decessi ogni 1.000 casi», conclude l’Iss che ricorda che due dosi di vaccino hanno un efficacia di circa il 97%.