Meno del 20 per cento delle persone con diabete si vaccina contro meningite e Fuoco di Sant'Antonio
Più del 75% delle persone con diabete si protegge vaccinandosi contro influenza e Covid, ma meno del 40% si è ai vaccinato contro tetano, morbillo, parotite, rosolia, polmonite, pertosse, difterite, meningite, Herpes Zoster e virus respiratorio sinciziale che pure sono per loro potenzialmente pericolose.
È questa la fotografia scattata dall’Associazione medici diabetologi (Amd) nell’ambito di una survey condotta su 430 dei propri assistiti, i cui risultati sono stati presentati martedì 29 ottobre a Milano. La survey ha anche evidenziato l’esigenza delle persone con diabete di sentirsi consigliare più spesso, dai propri medici, le vaccinazioni a loro raccomandate. Per contribuire a colmare questo gap informativo, Amd ha lanciato la campagna di sensibilizzazione “Con il diabete vacciniamoci”, sponsorizzata in modo non condizionante da GlaxoSmithKline.
«Rispetto alla popolazione generale, le persone con diabete hanno maggiori probabilità di contrarre un’infezione, un rischio quattro volte superiore di ricovero ospedalieroi a seguito dell’infezione e un rischio doppio di decesso» avverte Riccardo Candido, presidente Amd. «Le malattie infettive possono anche causare un aumento temporaneo della glicemia – aggiunge - peggiorando la gestione del diabete stesso. Questi rischi non riguardano solo le infezioni più note, ma anche altre, spesso sottovalutate perché considerate più rare, come il Fuoco di Sant’Antonio o Herpes Zoster, la polmonite pneumococcica, la meningite batterica, l’epatite B. Le vaccinazioni che permettono di difendersi da queste patologie sono, quindi, strumenti di salute irrinunciabili per chi convive con il diabete».
Quando è stato chiesto quali fossero, secondo i pazienti, le vaccinazioni raccomandate alle persone con diabete, «la stragrande maggioranza degli intervistati ha risposto antinfluenzale e anti-Covid, citate rispettivamente dall’81% e dal 65% del campione» racconta Marcello Monesi, segretario del consiglio direttivo nazionale Amd. «A “metà classifica” anti-pneumococcica, con il 52%, e anti-Herpes Zoster con il 45%; chiudono, citati da meno del 30% dei rispondenti, i vaccini per tetano, meningite, morbillo, parotite, rosolia, virus respiratorio sinciziale, pertosse e difterite. Osservando i dati sulle vaccinazioni effettivamente eseguite, dopo Covid e influenza, per cui riferisce di essersi vaccinato rispettivamente l’84% e il 75% del campione, tutte le altre patologie registrano tassi di immunizzazione sotto il 40%, con Herpes Zoster e meningite addirittura sotto il 20%». Per lo specialista è dunque «evidente come occorra far crescere la consapevolezza dei nostri pazienti circa i rischi cui sono esposti in caso d’infezione».
«Proteggersi dalle malattie infettive e dal maggior rischio di un loro decorso grave deve essere una priorità delle persone con diabete» sostiene Candido. L’esigenza di maggiore informazione, emersa dalla survey, prosegue,«è il motivo per cui abbiamo deciso di lanciare la campagna di sensibilizzazione “Con il diabete vacciniamoci” che intende ribadire l’importanza della prevenzione vaccinale, rivolgendosi a persone con diabete, Associazioni pazienti, caregiver e Istituzioni. Vivrà negli ambulatori di diabetologia di tutt’Italia, con la distribuzione di locandine e brochure informative, e sui nostri canali social. Ma servirà anche un’attività di formazione verso i diabetologi per indurli ad affrontare il tema con i pazienti durante l’attività ambulatoriale».