Manovra 2024: Medici e dirigenti sanitari pronti allo sciopero entro dicembre
Senza modifiche alle pensioni e senza adeguati finanziamenti per la sanità, medici e dirigenti sanitari del Servizio sanitario nazionale sciopereranno entro il prossimo dicembre.
Ad annunciarlo sono i principali sindacati del Ssn, Anaao Assomed E Cimo-Fesmed, che in un comunicato congiunto ribadiscono la propria «condanna senza riserve contro la riforma Meloni-Salvini-Tajani che punta a fare cassa sulle pensioni dei medici e dei dirigenti sanitari, che rientrano a pieno titolo in quel 13% di popolazione che contribuisce con le loro tasse al 60% del gettito Irpef».
«Con un inaccettabile attacco ai diritti acquisiti – denunciano Pierino Di Silverio, segretario nazionale Anaao Assomed, e Guido Quici, presidente Cimo-Fesmed - si riducono le aliquote di rendimento dei contributi versati prima del 1996 colpendo quasi il 50% del personale attualmente in servizio, con una perdita stimabile tra il 5% e il 25% dell’assegno pensionistico annuale, da moltiplicare per l’aspettativa di vita media. Un vergognoso cambio delle regole in corso che mina il rapporto di fiducia tra lo Stato e i cittadini».
L’iter della manovra economica 2024, «tra bandierine elettorali che si alzano e si abbassano, bozze smentite e modificate, poco o nulla cambia per la sanità pubblica e i suoi professionisti» sostengono Di Silverio e Quici. Per la prima, precisano, gli investimenti rimangono insufficienti rispetto alle esigenze e alle criticità attuali, mentre per i secondi, il contratto di lavoro 2022-2024 prevederà una ulteriore perdita del 10% del potere di acquisto. Inoltre non sono previsti né detassazione, «concessa a baristi, camerieri e operatori turistici, ma non a chi garantisce la tutela della salute dei cittadini» né aumenti salariali. La sanità privata invece, sottolineano i due sindacati, «nonostante non rinnovi il contratto dei medici dipendenti Aiop da oltre 18 anni, viene premiata con un aumento dei contributi statali che va dai 280 milioni a oltre 1 miliardo di euro».
Anaao Assomed e Cimo-Fesmed chiedono pertanto al Governo il ritiro del provvedimento e si dicono pronti, «in caso di insoddisfazione, a cercare la più ampia convergenza con le altre organizzazioni sindacali per arrivare allo stato di agitazione delle categorie interessate nella prospettiva di uno sciopero generale entro dicembre».