Altroconsumo: le spese per la salute pesano ancora troppo sul bilancio delle famiglie italiane

L'indagine

Altroconsumo: le spese per la salute pesano ancora troppo sul bilancio delle famiglie italiane

di redazione

Ancora un segnale della progressiva crisi del Servizio sanitario nazionale, sempre più in difficoltà nel rispondere ai bisogni di salute degli italiani e, perciò, di obbedire alla propria mission.

Il segnale, indiretto, viene stavolta dal Termometro Altroconsumo 2024 che, dopo tre anni di peggioramento continuo, registra un lieve miglioramento della capacità di spesa delle famiglie italiane, anche se permangono alcune difficoltà, in particolare per quanto riguarda i costi da sostenere per abitazione e, appunto, la salute. Non solo: le aspettative per il 2025, osserva Altroconsumo, non sono positive e si segnalano i timori per un peggioramento all’orizzonte.

È questo il quadro generale emerso dall’indagine annuale che Altroconsumo, insieme alle Organizzazioni omologhe di Spagna, Belgio e Portogallo che fanno parte di Euroconsumers ha svolto anche lo scorso anno su un campione di 2.699 cittadini, distribuiti come la popolazione italiana.

In generale, dall'indagine risulta che nel 2024 la capacità delle famiglie italiane di affrontare le spese quotidiane sembra finalmente allinearsi a un contesto nazionale che, nonostante il rallentamento della crescita economica, registra un miglioramento dell’occupazione e un rallentamento dell’inflazione. Resta tuttavia motivo di preoccupazione la scarsa capacità di risparmio di una ampia parte della popolazione, a cui si contrappone una percentuale ristretta di famiglie che possono accumulare riserve economiche con facilità, un dato che sembra riflettere il continuo aumento della diseguaglianza economica nella società contemporanea.

In questo quadro, le spese per abitazione e salute si confermano quelle che generano più problemi: rispettivamente il 48% e il 45% delle famiglie hanno incontrato difficoltà nel sostenerle. Più in dettaglio, le voci di spesa che nel 2024 hanno generato i maggiori problemi alle famiglie sono state i costi legati all’automobile (il 57% è in difficoltà); le cure dentistiche (55%), le visite mediche (52%), viaggi e vacanze (51%) e bollette (46%).

In particolare, sono proprio le spese legate alla salute che risultano sempre più difficili da gestire, con un incremento delle famiglie in difficoltà sulle voci cure dentistiche (+4 punti percentuali), occhiali e apparecchi acustici (+3%), assistenza psicologica (+2%).

In uno scenario positivo di miglioramento complessivo della condizione delle famiglie italiane emerge però la nota dolente delle spese sanitarie che anche quest’anno sono l’ambito in cui l’Italia si discosta maggiormente, in negativo, dagli altri Paesi: la percentuale di famiglie italiane in difficoltà, infatti, è del 45% rispetto al 37% della Spagna, il 34% del Portogallo e il 24% del Belgio.

Il Termometro di Altroconsumo 2024 «ci restituisce l’immagine di un’Italia ancora in difficoltà. Se da un lato si intravede un miglioramento dell’indice rispetto all’anno scorso, dall’altro resta evidente il peso che le spese essenziali continuano ad avere sui bilanci familiari» commenta Federico Cavallo, responsabile delle Relazioni esterne di Altroconsumo. «A preoccupare – prosegue - è anche la crescente difficoltà nell’accesso alle cure sanitarie: il 45% delle famiglie italiane fatica a sostenere spese per cure dentistiche, occhiali, apparecchi acustici e assistenza psicologica. Un dato ben più alto rispetto agli altri Paesi europei analizzati, che dimostra quanto le inefficienze del nostro sistema sanitario nazionale stiano pesando sulle tasche dei cittadini, costringendoli sempre più spesso a ricorrere alla sanità privata». Per Cavallo, dunque, «servono risposte concrete da parte delle istituzioni nazionali ed europee per ridare stabilità economica alle famiglie e garantire un accesso equo ai servizi essenziali. È il momento di intervenire – conclude - con misure strutturali per il rilancio, innanzitutto, del potere d’acquisto e una riforma seria della sanità pubblica.