Antibiotici, uso con moderazione anche nei bambini con malformazioni dei reni

Antibiotico-resistenza

Antibiotici, uso con moderazione anche nei bambini con malformazioni dei reni

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Immagine: Silassouille, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons
di redazione
Studio sul New England Journal of Medicine: la profilassi aumenta il rischio di infezioni da batteri resistenti e non previene il danno ai reni

È vero che riduce il rischio di infezioni urinarie, tuttavia, nei bambini nati con malformazioni congenite dei reni e delle vie urinarie, la profilassi antibiotica non modifica nel tempo il rischio del danno renale. aumenta le infezioni da germi aggressivi. Per diminuire i rischi legati all’antibiotico-resistenza, l’utilizzo di questi farmaci dovrebbe essere limitato dunque ai pazienti con infezioni ricorrenti. È la conclusione a cui arriva uno studio europeo (PREDICT) i cui risultati sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine

   I bambini nati con malformazioni congenite dei reni e delle vie urinarie sono infatti a elevato rischio di insufficienza renale, dialisi e trapianto di rene rispetto a chi nasce con reni normali. Questi bambini, sviluppano molte infezioni sintomatiche delle vie urinarie (pielonefriti), che potrebbero lasciare cicatrici renali e peggiorare la funzione dei reni nel tempo. Per questo motivo, per molti decenni, sono stati sottoposti a profilassi antibiotica prolungata (piccole dosi di antibiotico quotidiane per anni) per cercare di ridurre le infezioni e preservare la funzione dei reni, ma nessuno studio prima di PREDICT aveva stabilito se questa pratica fosse realmente utile. 

Lo studio, coordinato dall’Università degli Studi di Milano, è stato condotto in 39 centri pediatrici provenienti da 6 paesi europei e ha coinvolto oltre 290 lattanti nei primi 4 mesi di vita, con una malformazione congenita rara ai reni (reflusso vescico-ureterale). I pazienti sono stati suddivisi in 2 gruppi, di cui solo uno ha eseguito la profilassi antibiotica per 2 anni. Tutti i bambini sono stati strettamente monitorati e trattati per eventuali infezioni urinarie.

I risultati indicano che la profilassi antibiotica riduce il rischio di infezioni delle vie urinarie di circa il 15%, che la maggior parte (2 su 3) dei bambini con reflusso vescico-ureterale non sviluppa infezioni. Tuttavia, allo stesso tempo la profilassi non modifica il rischio di danno renale o di riduzione della funzione renale dopo 2 anni e allo stesso tempo, aumenta le infezioni da germi aggressivi come Pseudomonas aeruginosa e lo sviluppo di resistenze antibiotiche. Lo studio inoltre chiarisce il rapporto tra cicatrici renali e infezioni delle vie urinarie, dimostrando come queste alterazioni dei reni siano spesso congenite e non abbiano una relazione con l’infezione. 

«I risultati di questo studio rappresentano il coronamento di un progetto, iniziato molti anni fa, mirato a offrire una risposta definitiva rispetto all’utilità di una pratica molto diffusa come la profilassi antibiotica» , commenta il coordinatore dello studio Giovanni Montini, docente di Pediatria dell’Università degli Studi di Milano e direttore della Struttura Complessa di Nefrologia e Dialisi Pediatrica - Trapianti di Rene del Policlinico di Milano. «I nostri dati quantificano per la prima volta il suo effetto e ci fanno capire come possa essere riservata a chi soffre di infezioni ricorrenti, risparmiando lunghe terapie e molte visite ospedaliere in gran parte di questi bambini. Ancora più importante è l’impatto sullo sviluppo di resistenze batteriche. L’uso incontrollato di antibiotici rappresenta una vera emergenza medica della nostra epoca: si stanno, infatti, selezionando batteri sempre più resistenti agli antibiotici attualmente disponibili e per i quali potremmo non avere più terapie efficaci. I dati del nostro studio cambieranno l’approccio gestionale di questi pazienti», conclude Montini.

Lo studio è stato finanziato dal Ministero della Salute e da due associazioni non profit, il Sogno di Stefano ONLUS e l’Associazione per il Bambino Nefropatico ONLUS.