Nel mondo torna a crescere l'uso di antibiotici negli animali

Antibioticoresistenza

Nel mondo torna a crescere l'uso di antibiotici negli animali

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Immagine: Matthew T Rader, https://matthewtrader.com, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons
di redazione
L’aumento riguarda soprattutto l’Africa, mentre, seppure più lentamente, i consumi scendono ancora in Europa

Dopo anni di progressi, nel mondo si è arrestato il calo nell’uso di antibiotici negli animali. Nel 2021 è riportato un aumento del 2% su scala mondiale rispetto a due anni prima; è ancora rilevante inoltre l’uso di antibiotici, anche di particolare importanza nell’uomo, per promuovere la crescita degli animali. Sono i dati del rapporto della World Organisation for Animal Health (Annual Report on Antimicrobial Agents Intended for Use in Animals). 

Il rapporto è stato condotto analizzando i dati di circa 150 Paesi nel mondo e ha mostrato trend preoccupanti. Tra il 2019 e il 2021 il consumo di antibiotici è passato da 107,3 mg/kg a 109,7, pari a un +2%. La crescita è stata trainata soprattutto dall’Africa, dove si è registrato un +179%, mentre è continuato il calo nelle Americhe (-9%), in Europa (-6%), anche si è osservata una decelerazione. 

È cauta nell’interpretazione dei dati Monique Éloit, direttore generale della World Organisation for Animal Health. L’aumento, dice, potrebbe essere dovuto a “un miglioramento nell'accuratezza delle segnalazioni da parte di alcuni membri africani”.

   L’altro dato che emerge dal rapporto è l’uso di antibiotici per la promozione della crescita negli animali. «È ancora segnalato da un quarto dei nostri membri; il 76% di loro senza alcuna analisi preliminare del rischio come richiesto dai nostri standard internazionali», aggiunge Éloit.

   Ancora più preoccupante è il fatto che non meno dell'11% dei paesi partecipanti all’indagine utilizza, per promuovere la crescita, ancora almeno uno degli antimicrobici considerati «di massima importanza e priorità per la medicina umana», come la colistina.

   «Gli antimicrobici sono medicinali essenziali la cui efficacia deve essere preservata per il trattamento, il controllo e, ove appropriato, per la prevenzione delle malattie infettive negli animali, negli esseri umani e nelle piante», spiega la World Organisation for Animal Health. «La resistenza a questi medicinali è diventata una preoccupazione importante e mette a repentaglio la salute di tutti. Sebbene l’antimicrobico-resistenza sia un fenomeno naturale, può essere notevolmente accelerato dall'uso improprio degli antimicrobici in diversi settori”.