Nove pazienti su dieci sono soddisfatti e promuovono l’assistenza infermieristica domiciliare

Lo studio

Nove pazienti su dieci sono soddisfatti e promuovono l’assistenza infermieristica domiciliare

di redazione

Promossa con una media superiore al nove: è questo uno dei risultati della prima analisi sull’assistenza infermieristica domiciliare in Italia.

La ricerca è stata condotta nell’arco di dieci mesi del 2023 dal Centro di eccellenza per la ricerca e lo sviluppo dell’infermieristica (Cersi), che ha raccolto ed elaborato i dati su 77 Aziende sanitarie locali dietro mandato della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi).

La valutazione dei pazienti. La quasi totalità dei pazienti ha espresso una valutazione positiva sull’assistenza ricevuta e il 91,7% dichiara di essere sempre stato trattato con cortesia e rispetto dagli infermieri; l’86% di aver percepito che si stessero sempre prendendo cura di loro; l’83,3% di essere stato ascoltato attentamente; l’82% di essere stato sempre informato dagli infermieri su tempi e modi del loro intervento. Una valutazione complessiva sull’assistenza domiciliare, espressa con voti da zero a dieci, ha raggiunto una media di 9,3.

Il numero medio di attività erogate per Asl (su 17) è 10,1. Il percorso per il paziente oncologico è presente nel 40,3% delle strutture e le attività per i pazienti cronici sono erogate dal 74% delle Aziende sanitarie locali, mentre quelle per gli utenti con disabilità dal 59,7%. I servizi di infermieristica di famiglia e di comunità sono erogati dal 68,8% delle Asl, mentre il 26% delle Asl li codifica come “infermiere di prossimità”. La metà circa delle Aziende sanitarie territoriali eroga consulenze infermieristiche specialistiche e i servizi di sanità digitale risultano presenti in oltre la metà delle Asl (51,9%), di cui il 26% con attività di teleassistenza.

Nelle cure domiciliari gli over 65 presi in carico sono 49,5 su mille abitanti: il 16,8 per mille abitanti sono persone con gravi limitazioni per disabilità e l’8,2 per mille sono malati cronici.

Il parere degli infermieri. L’83,8% degli infermieri partecipanti al sondaggio ha dichiarato di essere soddisfatto o molto soddisfatto del proprio lavoro. Il 20,1% degli intervistati ha dichiarato però che, se potesse, lascerebbe il lavoro nei successivi dodici mesi.

Circa un terzo (37%) ha riferito un carico di lavoro medio-alto mentre il 10,3% un carico elevato.

Quanto agli episodi di violenza, il 20,5% dichiara di averne subito uno negli ultimi dodici mesi e il 2,6% ha dichiarato una violenza verbale con contatto fisico. Il 36,9% dichiara di avere subito tre o più episodi di violenza negli ultimi dodici mesi.

I costi dell’assistenza infermieristica domiciliare. Il costo giornaliero di un infermiere che opera nel servizio di cure domiciliari è risultato di 138,73 euro tutto compreso (considerando una media di 6,84 accessi domiciliari al giorno).

Lo studio ha inoltre calcolato che il valore delle attività assistenziali svolte a domicilio dall'infermiere è di 636,31 euro al giorno.

Le proposte. I dati dello studio, commenta in una nota il Comitato centrale Fnopi, «sottolineano la necessità di delineare modelli organizzativi condivisi ed efficaci, basati soprattutto sulle necessità delle differenti categorie di pazienti. I diversi livelli di staffing e skill mix condizionano l’efficienza della risposta del sistema assistenziale». Pertanto «è auspicabile l’implementazione di modelli che prevedano il coinvolgimento di infermieri con formazione specifica nelle cure territoriali».

Per la Fnopi, attraverso strutture «per ora scarse» come case della comunità o unità di degenza infermieristiche, sarebbe possibile aumentare la quantità e la complessità degli interventi sul territorio, senza il coinvolgimento degli ospedali, «con un evidente impatto in termini di risposte ai problemi di salute del cittadino e di riduzione dei costi sanitari».