Il Long Covid raddoppia il rischio di ricovero, 4.700 morti per questa condizione

La pandemia

Il Long Covid raddoppia il rischio di ricovero, 4.700 morti per questa condizione

di redazione

L’impatto del Long-Covid sullo stato di salute si sta mostrando rilevante dal punto di vista del Servizio Sanitario Nazionale, con il rischio di nuovo ricovero o di visite mediche che raddoppia in chi ha avuto l’infezione e oltre 4.700 morti stimate proprio a causa degli effetti a distanza di mesi dell’infezione acuta.

Di questo si parla mercoledì 22 maggio all’Istituto superiore di sanità in un convegno che segna la conclusione del progetto del ministero della Salute coordinato dall’Iss dal titolo “Analisi e strategie di risposta agli effetti a lungo termine dell’infezione Covid-19 (Long-Covid)”.

Gli studi. Secondo studi recenti, fino al 45% di chi sopravvive a un’infezione da Sars-CoV-2 riferisce almeno un sintomo non risolto dopo quattro mesi, con una prevalenza più alta in chi è stato ricoverato. Le dimensioni del fenomeno Long-Covid sono state valutate in oltre 7 milioni di pazienti di Friuli Venezia Giulia, Toscana e Puglia. I risultati hanno mostrato che, in chi ha contratto il Covid-19, il numero di nuovi ricoveri ospedalieri e di visite mediche nei sei mesi seguenti l’infezione è raddoppiato come conseguenza del Long-Covid e il numero di prestazioni diagnostiche è triplicato. Secondo i dati elaborati congiuntamente da ISS e Istat presentati al convegno, inoltre, nel 2020 e 2021 sono stati registrati 4.752 decessi associati a questa condizione. 

Il progetto. Sul sito dell'Iss sono disponibili tra l'ltro i risultati di un censimento dei centri clinici di assistenza a LongCovid sul territorio nazionale, che ha raccolto informazioni su numero, caratteristiche e distribuzione dei centri, tipologia di assistenza fornita e organizzazione dei servizi, mostrando che la maggioranza dei centri dispongono di competenze multidisciplinari, buona integrazione con le cure primarie e l’uso di tecnologie e strumenti multidimensionali. L’elenco dei centri attivi è disponibile sul sito Iss (https://www.iss.it/long-covid-mappa-dei-centri-regionali) ed è stato aggiornato a gennaio 2024.

«È importante – sostiene Graziano Onder, coordinatore del progetto  - incrementare le conoscenze e uniformare l’approccio al trattamento del Long-Covid, assicurare una forte coesione tra tutti gli stakeholder, raccogliere le esperienze territoriali e promuovere l’utilizzo di linguaggi e strumenti comuni nella risposta e nel contrasto alla pandemia, in considerazione del numero importante di persone colpite da Covid-19 che presentano, a distanza di settimane e mesi dal termine dell’infezione acuta, un complesso eterogeneo di manifestazioni cliniche subacute e croniche che precludono un pieno ritorno al precedente stato di salute».