La vendetta della pancia: il digiuno a giorni alterni non la elimina, anzi la rinforza

La beffa

La vendetta della pancia: il digiuno a giorni alterni non la elimina, anzi la rinforza

di redazione
Vuoi liberati della pancia? Il digiuno intermittente a giorni alterni non è una buona idea. Uno studio australiano ha infatti dimostrato sui topi che il grasso addominale mette in moto un meccanismo di difesa molto efficace per preservare se stesso. Meglio scegliere un altro tipo di dieta

Tutto il resto può anche dimagrire, ma la pancia resta. 

È la condanna di chi si vuole liberare del grasso addominale con il digiuno intermittente a giorni alterni. La cattiva notizia arriva da uno studio australiano pubblicato su Cell Reports condotto sui topi. I ricercatori hanno voluto ricostruire nel dettaglio cosa succede ai tessuti adiposi durante il digiuno intermittente e hanno scoperto che non tutto il grasso reagisce allo stesso modo. 

Quello che si deposita sull’addome resta ostinatamente al suo posto adattandosi perfettamente alle nuove abitudini alimentari. Insomma, la pancia sviluppa resistenza al digiuno intermittente e fa di tutto per preservare se stessa. 

I ricercatori hanno analizzato il tessuto adiposo di diverse parti del corpo per misurare la reazione al digiuno intermittente a giorni alterni (un giorno si mangia, un giorno no).

Non tutto il grasso si lascia influenzare da questo tipo di dieta.  

Per esempio il grasso viscerale e quello subcutaneo della pancia reagiscono in modo diverso da quello di altre parti del corpo. Il grasso viscerale diventa resistente alla perdita di peso. 

Durante il digiuno i tessuti adiposi forniscono energia al resto del corpo rilasciando molecole di acido grasso. Negli animali sottoposti  a digiuno a giorni alterni si è osservato che il grasso viscerale della pancia non avviava questo processo. Anzi, al contrario sembrerebbe che il grasso viscerale e quello sottocutaneo aumentino la capacità di immagazzinare energia sotto forma di grasso, probabilmente per ripristinare rapidamente il deposito di grasso prima del successivo periodo di digiuno. 

Insomma la pancia ci tiene così tanto a mantenere la sua forma originaria che, una volta “compreso il trucco”, ne anticipa le mosse future per proteggersi.

È possibile che ripetuti periodi di digiuno intermittente inneschino un sistema di segnalazione nel grasso viscerale che così verrebbe “preavvisato” della minaccia in modo da potersi difendere. 

«Il nostro studio suggerisce che il grasso viscerale può adattarsi a periodi di digiuno ripetuti e proteggere la sua riserva di energia.  Questo tipo di adattamento può essere il motivo per cui il grasso viscerale può essere resistente alla perdita di peso dopo lunghi periodi di dieta», ha commentato Mark Larance, a capo dello studio.

Quel che accade nei topi, assicurano i ricercatori, è indicativo di quello che può accadere negli esseri umani. 

«La fisiologia dei topi è simile a quella degli esseri umani, ma il loro metabolismo è molto più veloce, il che ci permette di osservare i cambiamenti più rapidamente che negli studi sull'uomo oltre a esaminare i tessuti difficili da campionare negli esseri umani»,  ha detto Larance. 

Il meccanismo di resistenza della pancia è emerso da uno studio dettagliato del comportamento delle proteine contenute in diversi tessuti adiposi. 

I ricercatori hanno esaminato più di 8.500 proteine presenti nei depositi di grasso realizzando una mappa dei cambiamenti avvenuti nel corso del digiuno intermittente. 

Tutto questo è stato possibile grazie a una tecnica chiamata proteomica che permette di osservare come si modificano le proteine in determinate condizioni. 

È grazie a questa tecnica che i ricercatori hanno scoperto la risposta conservatrice delle proteine dei tessuti adiposi addominali. 

I ricercatori ci tengono a precisare che i loro risultati valgono solo per il digiuno a giorni alterni, non è detto che le altre forme di digiuno intermittente (saltare i pasti o alternare cinque giorni di dieta normale e due giorni di digiuno) inducano la stessa risposta.