Obesità: una malattia sempre più “giovane”

I dati

Obesità: una malattia sempre più “giovane”

di redazione

Rispetto a venti anni fa, in Italia ci sono circa 1,6 milioni di persone obese in più, per un totale di quasi 6 milioni di cittadini. Un incremento del 38 per cento rispetto al 2003, con il tasso di obesità che risulta in aumento soprattutto tra i giovani adulti: in particolare nella fascia di età 18-34 anni la percentuale è passata dal 2,6 per cento al 6,6 per cento, raddoppiando tra gli uomini e triplicando tra le donne, mentre in quella 35-44 anni è passata dal 6,4 per cento al 9,8 per cento. Anche tra gli over 74 il tasso aumenta dall’11,0 per cento del 2003 al 13,8 per cento del 2023. 

Questi dati Istat che tratteggiano l’epidemiologia dell’obesità in Italia sono stati ricordati martedì 5 novembre a Roma durante il sesto Italian Obesity Barometer Summit “Unire gli sforzi per ridurre, prevenire e curare l’obesità”, realizzato con il contributo non condizionato di Novo Nordisk. Un'occasione di confronto tra Istituzioni, esperti, Società scientifiche e Associazioni di pazienti per definire le strategie di contrasto alla pandemia di sovrappeso e obesità nel nostro Paese.

«L’obesità è molto più di un semplice eccesso di peso – sottolinea Paolo Sbraccia, presidente di IBDO Foundation - basti pensare che il 41 per cento di tutta la mortalità cardiovascolare negli Stati Uniti corrisponde a un alto indice di massa corporea» e che in Italia l’ipertensione «è presente nel 45 per cento delle persone con un indice di massa corporea normale, nel 67 per cento di quelle con sovrappeso fino ad arrivare all’87 per cento in coloro che soffrono di obesità».

L’obesità è associata a oltre 200 complicazioni, inclusi tumori, malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e malattie respiratorie croniche con conseguenze sulla morbilità e mortalità. L’obesità grave, inoltre, è stata associata a una diminuzione dell’aspettativa di vita e a un aumento del tasso di mortalità indipendentemente dall’età, regione geografica, titolo di studio o l’abitudine di fumare.

«Per noi l'obesità è e deve essere considerata una priorità di salute, che porta con sé non solo rilevanti aspetti clinici – sostiene Alfredo Galletti, General Manager e Vice President di Novo Nordisk Italia - ma anche uno stigma sociale diffuso con un forte impatto sulle persone e sulle loro famiglie» e «per questo rinnovo il nostro impegno in questa direzione - aggiunge - per promuovere il dialogo e il confronto tra tutti gli attori coinvolti in questo campo per guidare concretamente il cambiamento nell’affrontare questa patologia».