La mortalità per tumore è fino all’86% più alta tra chi soffre di disturbi psichici

Lo studio

La mortalità per tumore è fino all’86% più alta tra chi soffre di disturbi psichici

di redazione

La mortalità per cancro in persone affette da schizofrenia, disturbi bipolari o depressione grave è più elevata rispetto alla popolazione generale.

A confermarlo sono ora due studi, uno condotto su oltre 12 mila persone con schizofrenia o disturbo bipolare, l'altro in via di pubblicazione, Major depression and mortality from cancer: a 10-year Italian study, su oltre 13 mila persone con depressione maggiore.

Sono questi alcuni degli aspetti esplorati all’interno dello Spoke 5 di MNESYS dedicato a “Umore e Psicosi” che concentra la propria ricerca sulle malattie psicotiche e affettive, patologie che si stanno svelando sempre più capaci di colpire l’individuo non solo dal punto di vista mentale ma anche fisico. Nello studio, come spiega Luigi Grassi, professore di Psichiatria all’Università di Ferrara e coordinatore dello Spoke 5, le persone sono state seguite per dieci anni dai Dipartimenti di salute mentale in Emilia-Romagna e messe a confronto con il tasso di decesso della popolazione regionale. Esaminando la mortalità causata dal cancro, questa è risultata dell'86% più alta nei pazienti affetti da depressione grave rispetto alla popolazione della regione.

Il 20% degli italiani soffre di almeno un disturbo mentale: sono mezzo milione le persone con schizofrenia e disturbi bipolari e 3 milioni quelle che nel nostro Paese sono affetti da depressione, una malattia considerata dall’Organizzazione mondiale della sanità al primo posto come onere sociale tra tutte le patologie, prima ancora delle malattie cardiovascolari.

«La depressione non va considerata unicamente una patologia mentale- sottolineano Grassi e Alessio Maria Monteleone dell’Università Vanvitelli di Napoli e co-principal investigator - ma un disturbo che coinvolge molti organi e apparati, che determina un incremento degli ormoni dello stress e una riduzione dell’attività immunitaria attraverso molti meccanismi biologici, inclusi fenomeni infiammatori a livello cerebrale. Per questo è dimostrato, nelle persone con patologie mentali severe, un aumento del rischio di sviluppare malattie fisiche, incluse quelle oncologiche».

A questo proposito, i ricercatori dello Spoke 5 sottolineano che uno dei geni che regola la produzione di un enzima chiave, il CYP2C19, coinvolto nel metabolismo di diversi farmaci, compresi gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), la cura attualmente più utilizzata per la depressione maggiore, se carente comporta una alterata attività metabolica e una ridotta efficacia degli SSRI.